LA TERRA DEI CICLOPI

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LA TERRA DEI CICLOPI. La Sala degli Elefanti del Museo Gemmellaro di Palermo. Un video su come è nato il mito dei Ciclopi sull’Isola di Sicilia.

La Terra dei Ciclopi è un titolo ambiguo. Volutamente ambiguo, s’intende.

Talvolta succede che si parta per una destinazione con un’idea, con un desiderio. E poi, quello stesso desiderio, viene stravolto da impulsi positivi da parte di altre persone.

È esattamente ciò che è accaduto qualche mese fa, durante il periodo più buio della vita di molti: il lock down dovuto alla diffusione del “nuovo coronavirus”.

Ma andiamo con ordine.
Fino alla fine del Febbraio del 2020, abbiamo portato avanti l’idea di realizzare un grande docu-film su Baida, un quartiere di Palermo che si trova ai piedi della più alta montagna della città: il Monte Cuccio, dove si apre una delle grotte (la Grotta Luparello) in cui sono stati rinvenuti resti del Palaeoloxodon falconeri, un elefante nano vissuto in Sicilia circa 500.000 anni fa. Le ultime riprese che abbiamo effettuato prima della chiusura anti-covid sono state al Museo di Geologia e Paleontologoa Gemmellaro. L’ultima intervista, connessa proprio alle riprese effettuate dentro il Museo, è stata quella alla dottoressa Carolina Di Patti, Conservatrice e Responsabile del Settore Vertebrati del Museo. Al Gemmellaro si trovano i reperti ritrovati nella Grotta Luparello, e le riprese al Museo, insieme all’intervista alla studiosa, sarebbero state un brano importante del documentario inizialmente progettato.

Ma il lock down, come dicevamo, ha rimescolato le carte: l’uomo riesce sempre a trovare il modo per dare un senso al proprio vissuto, anche nelle situazioni più restrittive. La dottoressa Di Patti ci propose, infatti, di realizzare un documentario più breve, esclusivamente sulla Sala degli Elefanti del Museo, sfruttando anche l’intervista che la riguardava.

Dopo settimane di riflessioni su come poter “deviare” dalla strada che avevamo imboccato per realizzare il docu-film su Baida, finalmente siamo giunti a una prima sceneggiatura scritta, in cui abbiamo cercato di mettere in relazione i ritrovamenti fossili degli elefanti con il mito dei ciclopi, di cui parla l’Odissea. Con le dovute revisioni terminologiche, apportate dalla disponibilissima dottoressa Di Patti, si arriva alla stesura finale, su cui costruire il montato definitivo di La Terra dei Ciclopi.

Ed è quello che vi proponiamo oggi, realizzato principalmente grazie al grande affetto verso un luogo come il Museo Gemmellaro e con la speranza di rivedere molto presto le sue porte nuovamente spalancate, dopo la terribile crisi pandemica che ha risparmiato solo poche attività umane sul nostro territorio.

Non mi resta che augurarvi buona visione.

Credits images: Alessandra Gioè